Il gusto è un senso fondamentale per tutti gli animali : permette innanzitutto di non ingerire alimenti velenosi e di poter discernere gli alimenti in base ai loro componenti nutritivi .
I cavalli dispongono di papille gustative disseminate su tutta la regione della lingua, ed anche all’interno della bocca .
Per quanto riguarda il cavallo si può tranquillamente affermare che il gusto rappresenta una discriminante essenziale per la vita di tutti i giorni : infatti, tramite esso, gli equini riescono a regolarsi circa le sostanze da ingerire e non ingerire , evitando ad esempio quelle nocive e dosando il ricorso a sostanze importanti come il sodio, contenuto nel sale .
Il cavallo infatti ha necessità di integrare la sua dieta con il sale .
La sensibilità della sua lingua per questo elemento è per questo motivo molto elevata e gli permette di riconoscere gli alimenti più ricchi di sale in modo da potersi regolare per raggiungere la dose giornaliera ideale di sodio
Cibi che causano malessere
Il gusto nei cavalli permette anche di evitare di ingerire anche cibi non ben conosciuti che in precedenza abbiano causato malessere . Indipendentemente dal fatto che il cibo incriminato fosse o meno realmente responsabile del malessere , sarà molto difficile e laborioso far riabituare il cavallo a quel determinato sapore
Similitudini con l’uomo
Nell’uomo si distinguono quattro modalità sensoriali : l’acido, il dolce , il salato , l’amaro .
Per il cavallo è lo stesso , anche se con alcune varianti.
Alcune ricerche condotte sulle preferenze alimentari dei puledri , che hanno avuto luogo alla fine del 1970,hanno dimostrato che i cavalli hanno una minor sensibilità all’amaro rispetto all’uomo .
Durante questi test sono stati utilizzati dei puledri per non avere dei soggetti già condizionati da ben precise abitudini alimentari .
Si è proceduto quindi offrendo acqua in cui erano stati preventivamente addizionati aromi in varie concentrazioni .
Si è potuto quindi constatare come gli animali abbiano bevuto acqua addizionata con sapore amaro in così elevate concentrazioni che sarebbe sicuramente non accettabile per l’uomo .
La sensibilità al dolce nel cavallo è invece molto spiccata
Il cavallo riesce infatti a distinguere lo zucchero disciolto in acqua anche in basse concentrazioni .
Questo fattore può tornare molto utile in diversi frangenti , infatti essendo il cavallo attratto dalle sostanze dolci , si può sfruttare questo elemento per esempio per fargli bere l’acqua che si rifiuti di bere , perché non conosciuta.
Nella maggior parte dei casi è sufficiente disciogliervi un po’ di zucchero , ed il cavallo lascerà cadere subito tutte le remore.