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Si sa che i cavalli, come tutti gli animali nostri compagni non siano eterni, purtroppo. Il momento del ritiro dalla vita sportiva di solito arriva con l’avanzare dell’età, ma a volte, sfortunatamente, può arrivare anche molto prima a causa di patologie gravi o infortuni invalidanti. Ad ogni caso, mettere a riposo il proprio amico rappresenta un momento di transizione molto delicato a cui prima o poi bisogna fare fronte e che richiede molta attenzione. Sappiamo che la negligenza e la fretta possono essere cattive consigliere quando si ha a che fare con gli animali e di questo si deve tenere conto a maggior ragione a maggior ragione con i cavalli.

Per lui il riposo rappresenta una nuova fase della vita che inciderà in modo importante sia sul suo profilo fisico che psicologico. Come si può fare per fargli vivere questa transizione al meglio?
Ascoltare il parere di chi conosce bene il cavallo
Tenere un cavallo anziano “ a riposo “ è un processo da affrontare poco alla volta: bisogna sempre farsi consigliare da un buon veterinario e dal proprio istruttore. È un percorso che dipende molto dall’attività e dal lavoro a cui il cavallo era abituato ed anche dal suo carattere , quindi è molto importante che ci sia un approccio su misura per lui, ascoltando il parere e i consigli di persone competenti che conoscono bene l’animale.
È importante inoltre chiedere anche il parere del maniscalco di fiducia o di un pareggiatore, che possono valutare quando e se togliere definitivamente la ferratura. Se il nostro amico avesse sempre portato dei ferri correttivi, ad esempio, sarebbe importante capire se continuare a metterglieli oppure no.
Programmare un’alimentazione adeguata ai suoi bisogni
Un’altra decisione importante è anche quella di rivedere la sua alimentazione. Un cambio di regime alimentare è cruciale per un animale: un cavallo anziano a riposo sicuramente avrà un fabbisogno nutritivo diverso da un cavallo sportivo o da competizione, e bisogna tenere conto del fatto che la perdita di massa muscolare deve essere graduale e minima.
Fieno di buona qualità e integratori alimentari a basso contenuto di zuccheri possono essere la base fondamentale per l’alimentazione sana di un cavallo messo a riposo.
Le modifiche fisiche e l’aspetto psicologico devono essere adeguati ai suoi bisogni ed andare di pari passo
Un’interruzione troppo veloce del lavoro potrebbe avere un duplice impatto negativo su di lui perché tenderebbe a provocare una perdita di massa muscolare troppo veloce che comporterebbe rigidità fisica, conseguente disagio psicologico legato alla sensazione di solitudine riferita al minor contatto con il suo amico umano che immancabilmente porterebbe alla noia ed alla depressione. Questo capita soprattutto al cavallo sportivo scuderizzato, abituato ad uscire ogni giorno per sessioni di addestramento in campo con altri suoi simili e a momenti di contatto con il proprietario, trainer, groom, etc .
Non bisogna mai destabilizzare il suo equilibrio psicologico e fisico, togliendogli di colpo tutte le sue abitudini. Iniziamo con l’alleggerire il lavoro montato in campo per gradualmente aumentare il contatto con lui da terra. Il cavallo, vivendo in branco per sua natura ,è un animale che vive di relazioni e di interazioni con i suoi simili e di riflesso con chi si prende cura di lui: questo è indispensabile per il suo benessere.
A fine carriera il cavallo ha bisogno di una vita nuova
Il cavallo è un animale fedele, un amico e merita le nostre attenzioni finché è in vita, anche quando non può più fornire fisicamente le prestazioni che noi eravamo abituati ad aspettarci da lui: è perciò nostra responsabilità allora assicurargli una nuova vita. Mettere a riposo un cavallo a prato è sicuramente una prospettiva positiva per l’animale anziano, ma non deve diventare un pretesto per abbandonarlo. Se il suo stato di salute è buono e non è compromesso da fattori gravi, valutiamo la possibilità di potere fare delle passeggiate o altre attività meno impegnative per lui, per poterlo portare gradualmente alla pensione definitiva. Il paddock può essere una buona opzione solo se il tempo non viene trascorso in solitudine, ma con contatto cauto e graduale con altri cavalli.
L’inizio di una nuova vita
Ci vuole quindi amore, tempo e pazienza. Teniamo in considerazione tutti questi aspetti prima di acquistare un cavallo, perché è nostra responsabilità e impegno prenderci cura di lui anche quando non sarà più in grado di accontentare le nostre esigenze.
Un animale così potente, ma nello stesso tempo così sensibile e delicato, istintivo ma allo stesso tempo intelligente e pieno di sentimenti non si può abbandonare, fermandolo a nostro piacimento. Accompagnandolo verso il suo riposo deve essere un momento delicato in cui si deve tenere conto che ogni cambiamento nelle sue abitudini sarà importante per lui e deve essere affrontato per gradi. Dedichiamogli tutto il tempo che si merita e cerchiamo per lui le migliori condizioni, per il suo benessere, ringraziandolo per la sua fedeltà e per il lavoro che ha svolto generosamente per noi.

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